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LA NOSTRA STORIA

LA NOSTRA STORIA

Il Centro di Ricerca sulla Migrazione è stato aperto nel 2002 presso l'Isola di Ponza, situata nel mar Tirreno, sulla costa Italiana occidentale. Il Centro è attualmente impegnato nel 'Progetto Piccole Isole' e conduce anche attività di ricerca in collaborazione con l'Università di Medicina Veterinaria di Vienna (Austria), l'Università di Ferrara (Italia), l'Istituto Max Planck di Ornitologia (Germania) e il Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche dell'Università della Tuscia di Viterbo (Italia). 

Le attività di inanellamento sono svolte secondo i principali scopi della ricerca scientifica sulla ecofisiologia e fenologia della migrazione degli uccelli. I dati vengono utilizzati anche per monitorare lo stato e le tendenze delle popolazioni di uccelli europei in migrazione e per valutare l'impatto dei cambiamenti climatici sulla migrazione degli uccelli. 

Il Centro di Ricerca funge anche da piattaforma di comunicazione e di disseminazione dei principi base per la conservazione della natura.

Il personale qualificato del Centro propone inoltre attività didattiche per visite scolastiche della scuola primaria e secondaria, ma anche corsi di formazione per studenti universitari provenienti da diverse nazioni. Le visite includono una dimostrazione pratica dell'attività di inanellamento ma anche spiegazioni dell'importanza della ricerca scientifica e della salvaguardia dell'ambiente.

Le attività del centro sono per il 90%  su base volontaria e la maggior parte dei costi sono garantiti da donazioni.

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ILPPI

IL PROGETTO PICCOLE ISOLE

Il Progetto Piccole Isole (PPI) è stato lanciato nel 1988 dal Dott. Fernando Spina e dall'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (ex INFS), ora divenuto Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca sull'Ambiente. Il Progetto mira ad analizzare le diverse caratteristiche della migrazione primaverile degli uccelli attraverso il Mar Mediterraneo, il quale costituisce una vasta barriera ecologica fra l'Africa e l'Europa. 

Cominciato come un'iniziativa Italiana, il PPI ha presto coinvolto diverse isole e siti costieri sparsi in tutta l'area centro-occidentale del Mar Mediterraneo. 

L'obiettivo principale del PPI è quello di monitorare le rotte migratorie e la fenologia dei movimenti stagionali di numerose specie (soprattutto passeriformi), prestando particolare attenzione ai migratori di lunga distanza, i quali trascorrono l'inverno nelle aree sub-sahariane. 

Inoltre, poichè il fragile ecosistema delle isole del Mediterraneo è fortemente minacciato, il progetto si propone anche di analizzare qual è il ruolo funzionale assunto dalle isole nei confronti degli uccelli che vi si fermano. Questo può essere compreso grazie allo studio delle condizioni fisiologiche degli animali durante le diverse fasi di passaggio verso l'Europa.  

 

Una descrizione più approfondita delle attività di monitoraggio è disponibile nel Manuale di Istruzioni del PPI. 

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INNELLAMENTO

L'INANELLAMENTO A SCOPO SICENTIFICO

Lo studio sulla migrazione degli uccelli ha fatto grandi passi avanti negli ultimo secolo grazie all'attività di inanellamento. I dati e le informazioni così ottenuti, infatti, sono utili sia per la ricerca sia a fini gestionali. L'analisi di singoli individui agevola gli studi sulla dispersione e la migrazione, il comportamento e la struttura sociale, la longevità e i tassi di sopravvivenza, il successo riproduttivo e la crescita demografica degli uccelli.

L'attività di inanellamento di per sé consiste nell'applicare sulla zampa dell'animale catturato un anellino di alluminio, sul quale sono stati incisi un codice alfanumerico identificativo e l'indirizzo del istituto centrale di riferimento della nazione che lo ha emesso. Questo comporta che, nel qual caso si trovi un esemplare morto, l'anello deve essere rispedito all'indirizzo indicato, specificando la data e il luogo del ritrovamento. L'analisi della ricattura/ritrovo di anelli registrati fornisce importanti informazioni circa gli itinerari, le aree di svernamento, la velocità di migrazione e l'età massima raggiunta dagli uccelli in natura. Attualmente esistono dieci taglie diverse di anelli, a seconda delle dimensioni delle zampe.

Gli uccelli vengono catturati grazie ad un sistema standardizzato di reti chiamate mist-nets. Tali reti sono operative dall'alba al tramonto e vengono controllate ogni ora, secondo le condizioni metereologiche. Ogni esemplare catturato riceve un anello e vengono rilevati per ogni individuo svariati parametri quali età, sesso, misure biometriche e condizioni fisiologiche come l´accumulo di grasso e la grandezza dei muscoli pettorali. Tutte le informazioni raccolte sono registrate in un database apposito sviluppato da ISPRA.

RICERCA

SEDE DI RICERCA SCIENTIFICA

Il Centro di Ricerca di Ponza è attivo dal 2006, e si occupa di studiare la migrazione degli uccelli in stretta collaborazione con la Stazione di Inanellamento di Ponza. Diversi partner fanno da supporto al Centro di Ricerca di Ponza: il Konrad Lorenz Institute di Etologia ed il Dipartimento di Biologia Cognitiva di Vienna (Austria), l'Istituto Max Planck Ornitologia di Seewiesen (Germania) e l'Università di Ferrara (Italia).

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La migrazione degli uccelli è ancora uno dei fenomeni naturali meno conosciuti. Appena prima della partenza, gli uccelli migratori aumentano la loro massa corporea per poter affrontare il lungo volo di attraversamento delle grandi barriere ecologiche come il deserto del Sahara ed il Mar Mediterraneo. Durante questi lunghi voli gli uccelli migratori utilizzano gran parte delle loro riserve di energia, e per questo passano circa 80% del loro tempo di migrazione nei siti di stop-over dove si riposano dal lungo viaggio e accumulano nuove energie per proseguire la migrazione. Per quello lo studio del comportamento degli uccelli proprio nei siti di stop-over è fondamentale per poter comprendere i segreti della migrazione degli uccelli.

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Ponza rappresenta un importante sito di stop-over per i piccoli uccelli migratori diretti verso i quartieri di nidificazione nord europei, e nella Stazione di Inanellamento di Ponza vengono catturati piu di 20.000 uccelli durante i due mesi del progetto. Per questo, i ricercatori a Ponza possono contare su un grosso numero di uccelli per lo studio della migrazione. Lavorare con gli uccelli in natura durante il loro lungo viaggio ci permette di studiare i fattori che regolano le strategie di migrazione e di esplorare i meccanismi metabolici e fisiologici che sono alla base della migrazione degli uccelli. Ancora oggi, i meccanismi fisiologici che regolano la migrazione degli uccelli sono in gran parte sconosciuti. Fino ad ora, il Centro di Ricerca di Ponza ha contribuito enormemente ad espandere la nostra conscenza sulla migrazione degli uccelli, attraverso numerose pubblicazioni in diverse riviste scientifiche di livello internazionale. 

PARTNER

I PARTNER

Il Centro di Ricerca di Ponza è attivo dal 2006, e si occupa di studiare la migrazione degli uccelli in stretta collaborazione con la Stazione di Inanellamento di Ponza. Diversi partner fanno da supporto al Centro di Ricerca di Ponza, fra cui l'istituto Konrad Lorenz Institute di Etologia dell'Università di Medicina Veterinaria di Vienna, l'Università di Vienna, e l'Istituto Max Planck Ornitologia di Seewiesen (Germania).

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La migrazione degli uccelli è ancora uno dei fenomeni naturali meno conosciuti. Appena prima della partenza, gli uccelli migratori aumentano la loro massa corporea per poter affrontare il lungo volo di attraversamento delle grandi barriere ecologiche come il deserto del Sahara ed il Mar Mediterraneo. Durante questi lunghi voli gli uccelli migratori utilizzano gran parte delle loro riserve di energia, e per questo passano circa 80% del loro tempo di migrazione nei siti di stop-over dove si riposano dal lungo viaggio e accumulano nuove energie per proseguire la migrazione. Per quello lo studio del comportamento degli uccelli proprio nei siti di stop-over è fondamentale per poter comprendere i segreti della migrazione degli uccelli.

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Ponza rappresenta un importante sito di stop-over per i piccoli uccelli migratori diretti verso i quartieri di nidificazione nord europei, e nella Stazione di Inanellamento di Ponza vengono catturati piu di 20.000 uccelli durante i due mesi del progetto. Per questo, i ricercatori a Ponza possono contare su un grosso numero di uccelli per lo studio della migrazione. Lavorare con gli uccelli in natura durante il loro lungo viaggio ci permette di studiare i fattori che regolano le strategie di migrazione e di esplorare i meccanismi metabolici e fisiologici che sono alla base della migrazione degli uccelli. Ancora oggi, i meccanismi fisiologici che regolano la migrazione degli uccelli sono in gran parte sconosciuti. Fino ad ora, il Centro di Ricerca di Ponza ha contribuito enormemente ad espandere la nostra conscenza sulla migrazione degli uccelli, attraverso numerose pubblicazioni in diverse riviste scientifiche di livello internazionale.    

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Da giugno 2016 abbiamo ricevuto il patrocinio del Comune di Ponza (LT)!

Il Patrocinio rappresenta una forma simbolica di adesione e una manifestazione di apprezzamento del Comune ad iniziative ritenute meritevoli.

Le attività condotte da CISCA e, da prima, dalla stazione di inanellamento, sono di rilevanza per il territorio ponzese: oltre ad avere un impatto diretto sulla comunità e sulle attività commerciali locali, le attività di interesse scientifico svolte mettono ancora più in luce la peculiarità ambientale dell'isola.

Un tale riconoscimento è per noi motivo di orgoglio e ringraziamo vivamente il Comune di Ponza

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